“Diversamente Cinema”: intervista a Barbara Ferrazzo

Intervista a cura di: Giacon Davide

Barbara Ferrazzo fa parte del corpo docente della scuola secondaria di primo grado “Cardinale Agostini” di San Martino di Lupari; insegna musica e, insieme ai propri ragazzi ha partecipato ai laboratori di “Diversamente Cinema”.

  • Come mai ha pensato di aderire al progetto “Diversamente cinema”? 
    Credo che sia molto importante il cinema essendo un’arte. In più sono una persona cinefila, cioè mi piace molto il cinema, perciò ne ero molto felice. Penso che in Italia, il cinema sia un po’ trascurato nelle scuole; a mio parere non gli viene dedicato il tempo necessario. Sarebbe bello inserirlo nelle attività consuete della scuola.
  • Come procedono i laboratori? 
    Sono molto soddisfatta sia dei miei alunni, sia dei laboratori, ora i laboratori sono finiti però le ore a mio parere sono state troppo poche, però li ho trovati molto interessanti e formativi. Rendevano bene l’idea di come si costruisce un filmato e del tempo che ci vuole per montarne uno (circa quaranta ore).
  • Come si sono svolti i laboratori? 
    Entrambi i laboratori che ho seguito (il genere storico e il thriller) sono iniziati nello stesso modo: nella prima lezione, le associazioni di volontariato Amami e Alpini, si sono presentati; hanno spiegato chi sono, il ruolo che svolgono, la loro storia, e quali sono i loro valori della solidarietà, fratellanza, eliminare le disuguaglianze. Ci sono stati dei limiti legati al Covid perché non c’era la possibilità di approfondire i laboratori con gli ospiti di Amami, ma pazienza; i ragazzi si sono molto interessati e hanno fatto molte domande.
    È stata un’esperienza interessante. A seguire sono stati spiegati i fondamenti del cinema, si è anche fatto un questionario per decidere le parti per la realizzazione dei trailer; e posso dire che sono fiera dei miei alunni perché sono riusciti ad andare d’accordo.
    Dalla terza lezione in poi si sono girate le scene in aula e in cortile soprattutto. Le riprese sono state effettuate due, tre o quattro volte e alcune volte l’audio è stato fatto a parte. Durante questi laboratori ho scoperto delle doti nascoste dei miei studenti: si sono impegnati molto con la grafica della locandina, le parti iniziali e  i titoli di coda, molto bravi anche gli attori, sono stati super professionali e coraggiosi; mi hanno perfino stupito perché durante le interrogazioni, non sono così disinvolti.
  • Durante il laboratorio si parlava spesso di inclusione, pace, disuguaglianze con la storia inventata dagli alunni? 
    Sì, il laboratorio è partito proprio da questi aspetti: gli Alpini e Amami si sono raccontati e poi il significato dei video era incentrato su questo. Gli alunni hanno anche voluto travestirsi da alpini trovando un po’ di difficoltà a farsi prestare il cappello da alpino.
  • Se avesse l’opportunità rifarebbe questa esperienza? 
    Sì la rifarei senza dubbio.
  • Se non avesse limiti di budget e di tempo, quale sarebbe il suo laboratorio/progetto ideale che vorrebbe realizzare? 
    Vorrei tanto realizzare un film di animazione con le immagini composte dai disegni dei ragazzi di tutta la scuola e con le musiche suonate dagli alunni.
    Posso aggiungere una cosa? Ho trovato tutti molto bravi e professionali. “L’aiutante regista” l’ho trovata spettacolare nel girare, organizzare le scene e nell’aiutare con i costumi.

Articolo realizzato all’interno del laboratorio ValdoTv di “Diversamente Cinema dalla classe terza D. IC San Martino di Lupari

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